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Salento da Bere

(Lecce – Leverano – Monteroni)

Un tour per scoprire tre eccellenti realtà del Salento. Caffè, birra e vino: tre differenti prodotti che vi faranno [de]gustare la nostra terra.

Come non partire con una buona tazza di caffè simbolo del Salento? La firma è ovviamente quella di Quarta Caffè, di un’azienda che muove i suoi primi passi negli anni ’50, con una piccola torrefazione all’interno di un bar del centro storico di Lecce. L’alta qualità che contraddistingue il prodotto, genera sin da subito un aumento della richiesta e un incremento delle vendite che portano ad una fama e ad un successo rilevanti. Con il suo aroma e gusto inimitabile, Quarta Caffè conquista non solo gli ufficiali dell’aerostazione di Galatina, ma anche tutte le famiglie del territorio. Negli anni ’70, dal centro di Lecce l’attività si trasferisce nella zona industriale; in tutti questi anni, continua a crescere, investendo nelle migliori tecnologie e in impianti all’avanguardia, per produrre un prodotto di altissima qualità.

Seconda tappa, a Leverano, paese a pochi minuti da Lecce che ospita oggi Birra Salento. L’azienda, che nasce nel 2017, ha in realtà una storia, una passione lunga 50 anni. Era il 1963 quando Fernando Zecca, padre di Maurizio oggi alla guida della crew Birra Salento, scriveva da Fribourg, in Svizzera. Lavorava in un birrificio e sognava di tornare da moglie e figli a Leverano. Si tratta di un sogno che si avvera, che oggi ha il nome di Birra Salento, che coniuga vecchio e nuovo, tradizione e innovazione, teoria e pratica, sentimento e azione. Sono questi gli ingredienti invisibili di una magica combinazione che versa nei bicchieri il frutto del lavoro di tre generazioni.

Ultima tappa a Monteroni, altro paesino a pochissimi chilometri da Lecce, per scoprire la storia dell’azienda Apollonio Vini. Tutto ha inizio nel 1870 quando Tommaso Apollonio sposa Domenica, figlia di un proprietario terriero che possiede anche un mulino, dove gli sposi costruiscono il primo stabilimento vinicolo di famiglia. Il figlio della coppia, Noè, mette al mondo Marcello, colui il quale imprimerà la vera svolta imprenditoriale all'azienda comprando nuovi vigneti e impiantando stabilimenti a Maglie, Monteroni, Veglie e Magliano. L’obiettivo, è solo uno: ottenere un vino destinato a essere venduto alle più antiche aziende vitivinicole della penisola, che utilizzano il Negroamaro per rinforzare la struttura, il gusto e i profumi dei più gracili vini del Nord. Dal matrimonio di Marcello con Antonietta nascono sei figli, due dei quali, Giuseppe e Salvatore, decidono di proseguire con la tradizione familiare. Nel 1975 Salvatore dà inizio all'imbottigliamento dei suoi vini con etichetta propria: è la svolta epocale delle cantine Apollonio, che cominciano a esportare i loro vini nel mondo. La sua morte improvvisa nel 1995, costringe i figli Marcello e Massimiliano a prendere in mano le redini dell’azienda.