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Wine Experience

(Guagnano – Salice Salentino)

Un tour a pochi chilometri da Lecce, nella culla della produzione vinicola del Salento, alla scoperta di vini di territorio Made in Guagnano, della loro storia, delle loro famiglie.

Cantele  è il racconto di una migrazione al contrario, di una storia d’amore. Tutto ha inizio con il viaggio di Giovanni Battista Cantele che, nel 1950, dal Nord decise di trasferirsi nel Salento insieme alla moglie Teresa e ai due figli, Augusto e Domenico. Teresa Manara si innamorò subito della Puglia dove, negli anni ’50, il mercato del vino sfuso era fiorente. Solo alla fine degli anni ’70, dopo gli studi e anni d’esperienza nelle cantine venete, Augusto ritorna in Salento e con il fratello Domenico realizzano il sogno dell’azienda vinicola di famiglia. Ora alla terza generazione, l’azienda coniuga tradizione e innovazione e, ai cinquanta ettari di proprietà, si aggiungono altri 150 in conduzione.

Sempre a Guagnano, Claudio Quarta Vignaiolo è la passione di un uomo diventata realtà, la voglia di recuperare le tradizioni e rivederle con sguardo contemporaneo. In questo progetto di reinterpretazione dell’eccellenza vinicola, tre cantine - Moros, Tenute Emèra e Sanpaolo - situate in tre diverse aree storicamente vocate alla viticoltura: il Salento del Salice Salentino, la Puglia del Primitivo di Manduria e l’Irpinia del Fiano di Avellino, del Greco di Tufo, del Taurasi. Tre cantine, tre diversi territori, un unico obiettivo: produrre i grandi vini del Sud. Sulla nostra strada, Moros!

A pochi chilometri di distanza, alle porte di Salice Salentino, si giunge al cospetto di Castello Monaci. Strade incorniciate da terra rossa e ulivi conducono ad un edificio fiabesco, color bianco tufo, il quale nasconde al suo interno un mondo enologico e un museo magico. Per scoprirlo, ci si dà appuntamento vicino a due ulivi secolari; inizia così, attraverso il viale delle erbette aromatiche, il percorso all’insegna del gusto e della passione, firmati Castello Monaci. I vitigni sono il risultato dell’incontro tra tradizione enologica – che valorizza gli autoctoni Negroamaro, Primitivo e Malvasia Nera di Lecce , Fiano e Verdeca – con una gestione scientifica del vigneto, attraverso un’attenta selezione dei cloni.